
Un bolide pazzesco... - www.MotoriForumFree.it
Sapevi che anche SEAT ha una supercar nello storico e che non è una Cupra? Un’auto insospettabile e sexy!
Non tutte le case produttrici hanno gli stessi obiettivi e sopratutto, non tutte sono capaci di impegnarsi nella costruzione di supercar, un tipo di automobile che piace un po’ a tutti, non mentiamoci e che ha sempre un enorme appeal sul pubblico di tutto il mondo. Tuttavia, questo tipo di vettura rappresenta una sfida in cui non sempre è il caso di barcamenarsi da un punto di vista prettamente legato alla convenienza.
Alcune case produttrici per esempio hanno accarezzato a lungo l’idea di produrre una supercar – come Volkswagen W12 o Peugeot Onyx – mentre altre come Suzuki, KIA, FIAT o Hyundai non l’hanno mai fatto, almeno non in tempi moderni: poi ci sono quelle come il marchio che citeremo oggi che avevano tutto pronto ma all’ultimo hanno deciso che il gioco non valeva la candela.
Se prendiamo SEAT abbiamo davanti un marchio che, con Cupra, produce in effetti auto di un certo calibro. Le sportive al brand spagnolo non sono mai mancate, pensiamo alla Ibiza GT o al fatto che vari modelli hanno anche corso nei rally ufficiali con le modifiche del caso. L’azienda spagnola però ha anche un modello segreto che non sfigurerebbe vicino ad una BMW o Mercedes.
La supercar che si chiama come un drink energetico
Il nome “bolero” ad oggi indica una marca di integratori che danno un sapore all’acqua incitando le persone che bevono poco a bere di più. Per chi seguiva già l’automotive nel 1998 però è legato a ben altro. L’auto SEAT Bolero 330 BT rappresenta forse una delle occasioni perse della storia del marchio che in quell’anno presentò al Salone di Ginevra una vera e propria Sedan sportiva in perfetto stile M3 o AMG.

La Bolero era una cinque porte dall’aria grintosa lunga quattro metri e mezzo ed equipaggiata con un sorprendente motore V6 Biturbo da 2,8 litri per 330 cavalli di potenza. A fronte di un peso non indifferente, l’auto scattava fino a 273 chilometri orari ed era decisamente una sportiva; tra i tanti elementi stilistici poi ripresi sui modelli successivi dell’auto, interessante è l’assenza del Pillar B, l’elemento stilistico che caratterizzava le berline del tempo. In pratica, la parte anteriore e quella posteriore della vettura erano unite senza un elemento estetico che creava una transizione.
Avrete però già intuito come finisce questa storia. La Bolero verrà utilizzata come modello per tante SEAT di quel periodo ma non avrà mai un seguito produttivo. Il che è un peccato, considerando che sarebbe stata la prima sportiva del marchio, l’auto più veloce mai prodotta da SEAT e, secondo il nostro modesto parere, pure un grande successo di mercato.