
La sanzione viene evitata! -www.Motori.ForumFree.it
Automobilisti di tutto il mondo, stanchi delle multe, hanno trovato una soluzione incredibile. Ecco come non farsi multare…
n Italia, il tema degli autovelox continua a sollevare polemiche e controversie, specialmente per l’elevato numero di questi dispositivi installati lungo le strade nazionali. Un fenomeno che ha spinto alcuni automobilisti a cercare metodi per eludere i controlli, sfruttando tecniche che rendono le targhe praticamente invisibili ai rilevatori di velocità. Ma quali sono questi trucchi e quali implicazioni legali comportano?
Non è un mistero che in Italia il numero di autovelox sia tra i più alti in Europa, specie considerando l’estensione del territorio e la densità abitativa di molte aree. In particolare, località turistiche estive sono spesso teatro di veri e propri “accampamenti” di telecamere che sembrano più orientati a fare cassa che a garantire la sicurezza stradale. Questi dispositivi, nati con l’obiettivo fondamentale di tutelare gli utenti della strada e prevenire incidenti dovuti all’eccesso di velocità, oggi sono percepiti da molti come strumenti punitivi eccessivi.
Il numero crescente di multe per eccesso di velocità ha portato numerosi automobilisti a cercare soluzioni alternative per evitare sanzioni che, in molti casi, derivano da superamenti del limite di pochi chilometri orari, difficili da evitare sulle arterie stradali più trafficate.
Il trucco delle “Ghost Plates”: in Italia trova terreno fertile
Un metodo che sta facendo discutere è quello della modifica delle targhe mediante speciali pellicole riflettenti che interferiscono con il flash degli autovelox, rendendo la lettura delle targhe impossibile o fortemente compromessa. Questa tecnica, nota all’estero come “Ghost Plates”, ha trovato diffusione anche in Italia, dove almeno una quindicina di automobilisti sono stati recentemente fermati per aver adottato questo stratagemma.
Secondo quanto rilevato nel Regno Unito, dove il sistema Automatic Number Plate Recognition ha registrato un calo di accuratezza fino al 94% a causa di problemi di riflesso e luminosità, almeno il 6% delle multe sarebbero erronee o contestabili. Nel nostro paese, invece, l’uso di pellicole riflettenti sulle targhe è un’esplicita alterazione del dispositivo di identificazione del veicolo e, di conseguenza, un reato di contraffazione.

La legge italiana punisce severamente chi altera o rende illeggibile la propria targa, con sanzioni che possono comprendere multe salate, decurtazione di punti dalla patente, e nei casi più gravi, il sequestro del veicolo. Pertanto, se da un lato molti automobilisti sono tentati da questi espedienti per sfuggire alle multe, dall’altro vi è un rischio giuridico concreto e non trascurabile.
In alternativa, esperti e associazioni di consumatori consigliano di affidarsi a strumenti leciti come le applicazioni per smartphone che segnalano la presenza degli autovelox e di adottare uno stile di guida più prudente, rispettando i limiti di velocità e migliorando la sicurezza sulle strade. Questi metodi, oltre a essere legali, contribuiscono a ridurre il rischio di incidenti e a mantenere un comportamento responsabile alla guida.
L’ormai diffusa pratica di “sporcare” o alterare le targhe, che in passato veniva spesso tollerata o ignorata, oggi è al centro di un più rigido controllo da parte delle forze dell’ordine, che intendono contrastare ogni forma di elusione dei controlli automatici. Il dibattito resta aperto: la sicurezza stradale deve essere garantita, ma senza trasformare gli autovelox in trappole per gli automobilisti.