
Troppi bocciati cosa fare - www.Motori.ForumFree.it
Siamo un paese di “somari” o no? Per quanto riguarda la patente, sembrerebbe di si. Ma i dati vanno letti alla luce di alcune importanti considerazioni.
Il panorama delle patenti di guida in Italia continua a evolversi, mostrando un aumento significativo delle licenze rilasciate, ma anche una crescita preoccupante delle percentuali di bocciature, soprattutto all’esame di teoria. I dati ufficiali più recenti del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, analizzati da Adnkronos, delineano un quadro complesso che riflette cambiamenti demografici e normativi nel settore della mobilità.
Negli ultimi dieci anni, l’Italia ha registrato un incremento di quasi il 30% nel numero di patenti emesse, con un passaggio da 924.676 licenze nel 2014 a 1.193.480 nel 2024. Questo aumento è stato favorito non solo dalla crescita della popolazione di neopatentati italiani, ma anche dall’incremento dei nuovi guidatori stranieri che si sottopongono agli esami nel nostro Paese.
Tuttavia, la maggior disponibilità di prove non ha portato a una diminuzione delle difficoltà: la percentuale di candidati che non superano l’esame teorico è salita al 37%, pari a circa 441.000 bocciature su 1,16 milioni di prove sostenute. Anche l’esame pratico di guida presenta un tasso di respingimento significativo, con il 10,4% dei candidati ossia 115.000 su 1,1 milioni non riusciti. Questo trend indica un irrigidimento dei criteri di valutazione o una preparazione non sempre adeguata da parte dei candidati.
Stranieri, giovani ed anziani: chi viene bocciato di più?
Un elemento di grande rilievo riguarda il ruolo crescente dei guidatori stranieri che ottengono la patente in Italia. Nel 2024, i neopatentati nati all’estero sono stati 169.934, in aumento rispetto ai 120.894 del 2014. La maggior parte di questo incremento è attribuibile agli uomini provenienti dall’Africa, che hanno visto una crescita del 40% nelle patenti rilasciate. Parallelamente si è registrato un calo della quota femminile tra i neopatentati stranieri, passata dal 50% nel 2014 al 41% nel 2024, con 70.069 donne straniere che hanno conseguito la patente.
Questa variazione è strettamente legata all’aumento dei candidati provenienti dai Paesi africani, passati da 15.500 a quasi 46.000 nell’arco di un decennio. Di questi, due terzi sono di sesso maschile, riflettendo dinamiche migratorie e sociali che influenzano anche il mondo della mobilità su strada.

L’età in cui si consegue la patente rimane sostanzialmente stabile, con una forte presenza di giovani al di sotto dei 21 anni. Nel 2024, il 60% delle nuove licenze di guida è stato rilasciato a questa fascia di età, confermando il ruolo centrale dei giovani nella guida e nell’accesso alle opportunità offerte dalla mobilità personale.
Al contrario, la quota di candidati over 54 anni è marginale, rappresentando solo l’1% dei nuovi patentati. Questo dato suggerisce che, sebbene vi siano politiche volte a favorire la mobilità anche tra gli anziani, la patente continua a essere principalmente un traguardo dei più giovani. L’insieme di queste informazioni mette in luce un sistema in trasformazione, con un aumento della domanda di patenti ma anche con sfide crescenti, soprattutto legate alla preparazione degli aspiranti conducenti e all’inclusione dei nuovi cittadini stranieri nel contesto della mobilità italiana.