
Le candidate per Auto dell'Anno 2026 - Motori-forumfree.it
La corsa verso il prestigioso riconoscimento di Auto dell’Anno 2026 entra nel vivo con la pubblicazione della lista delle 30 candidate, tra cui spiccano la Fiat Grande Panda e otto modelli di origine cinese
La selezione delle sette finaliste è prevista per il 31 ottobre, mentre la vincitrice sarà svelata a gennaio. Un dato emerge con forza: la presenza dei marchi cinesi nel panorama europeo sta diventando un elemento centrale, segnando una svolta epocale nel settore.
Tra le 30 candidate, ben otto vetture vantano il marchio di fabbrica di Pechino, rappresentate da brand come BYD, MG, Leapmotor, Zeekr e la “rinnovata” Smart #5. Questa presenza senza precedenti – cinque marchi distinti – testimonia un cambiamento significativo: la Cina si è affermata nel cuore dell’industria automobilistica europea. Modelli come la BYD Atto 2, Dolphin Surf e Sealion 7 si propongono come outsider aggressive, mentre MG schiera le HS e S5.
Leapmotor con la C10 e Zeekr con la 7X rappresentano la tecnologia avanzata a basso costo, e la Smart #5, trasformata dal gruppo Geely in una crossover compatta elettrica, coniuga batterie all’avanguardia e connettività totale. Il Made in China conquista così spazio nel Vecchio Continente, grazie anche a una strategia che punta su prezzi competitivi, software integrato e design accattivante.
Nonostante questo slancio, non mancano le risposte della tradizione europea. Audi presenta un tris di modelli – A6, A6 e-Tron e il nuovo Q5 – che coprono ogni segmento, dal benzina all’elettrico puro. DS propone la raffinata N°8, Opel la nuova Frontera, Renault punta tutto sulla leggendaria 4 in versione elettrica, mentre Citroën schiera la doppia carta ë-C3 Aircross e C5 Aircross.
Le protagoniste italiane e la sfida globale
L’Italia è rappresentata da due modelli chiave nel rilancio del Gruppo Stellantis: la Fiat Grande Panda, destinata a diventare un punto di riferimento nella gamma economica elettrica, e la nuova Lancia Ypsilon, che segna il ritorno del marchio nel segmento B con ambizioni premium. Sul fronte delle altre nazioni, Hyundai compete con la Ioniq 9, Kia risponde con la EV4, Nissan rilancia la storica Leaf e Toyota propone la Urban Cruiser. Mitsubishi punta sulla Outlander ibrida, mentre Suzuki presenta la eVitara elettrificata.

Tra le “resurrezioni” più interessanti figurano la moderna Renault 4, la nuova Mini Aceman e la Volvo ES90, testimonianza della virata verso il full electric dei marchi scandinavi. Anche Mercedes si fa valere con la nuova generazione della CLA, simbolo di prestazioni ed efficienza in formato compatto.
BYD, leader cinese in crescita esponenziale
Particolarmente rilevante è la posizione di BYD Auto, principale produttore mondiale di veicoli elettrici e ibridi plug-in. Fondata nel 2003 a Shenzhen, BYD ha innovato il settore grazie all’integrazione verticale della produzione e alla tecnologia avanzata delle batterie, come la rivoluzionaria “cell-to-body” che integra la batteria nella struttura del veicolo. Nel 2024, BYD ha superato Tesla in termini di ricavi, con un fatturato che ha superato i 100 miliardi di dollari, grazie anche all’espansione in Europa e al rafforzamento del proprio management con l’ingresso di manager di alto profilo come Maria Grazia Davino, ex Stellantis.
Tuttavia, BYD è recentemente finita sotto la lente dell’Unione europea per sospetti di sussidi illeciti legati allo stabilimento ungherese, un evento che potrebbe influenzare gli equilibri del mercato europeo.
Il 31 ottobre sarà la data chiave per conoscere le sette finaliste del premio Auto dell’Anno 2026; la sfida, però, è già simbolica di un confronto tra continenti e strategie industriali. La domanda che si pone oggi il settore è se la prossima vincitrice sarà ancora una vettura europea o se i nuovi protagonisti asiatici, in particolare cinesi, riusciranno a imporsi definitivamente nel cuore del mercato continentale.