
La storica auto anfibio (Shutterstock foto) - www.motori.forumfree.it
Questo veicolo è davvero unico nel suo genere. Gli appassionati farebbero follie per averne un modello tutto per sé
Non è sicuramente raro che un appassionato della guida in strada sulle quattro o sulle due ruote non risulti particolarmente affascinato contemporaneamente dal mondo della conduzione in mare.
Sebbene in molti si lascino intimorire dall’apparente necessità di conseguire una patente nautica anche per la guida di imbarcazioni di piccole dimensioni, la realtà risulta essere di gran lunga differente.
Infatti, nel caso in cui si sia sprovvisti di una licenza nautica, ma si abbia comunque voglia di mettere in pratica la propria passione, è fondamentale sapere che barche a remi, natanti a vela o canoe, purché inferiori a 10 metri, potrebbero essere tranquillamente gestibili.
Se le stesse vengono utilizzate entro 6 miglia di distanza dalla costa, o ancor meglio se nelle acque interne, come in fiumi o laghi, non sarà necessaria alcuna registrazione.
Una chicca nel mondo degli appassionati
Ma esiste un veicolo “anfibio” che permetterà di unire in modo efficiente, più di ogni altro mezzo, la passione per i motori e quella per le imbarcazioni. Stiamo parlando della Amphicar, nato in Germania Ovest nel 1961, che detiene ancora oggi un primato a dir poco storico, classificandosi come unica automobile per usi civili prodotta in massa a presentare la caratteristica di essere anfibia. L’origine è da attribuire ad Hans Trippel, padre del primordiale veicolo presso la DWM di Wittenau (Deutschen Waggon und Maschinenfabrik), che all’epoca veniva prodotto dalla Industrie-Werke Karlsruhe AG, per poi essere immessa sul mercato per la prima volta nel 1962, al prezzo di listino pari a 10.500 marchi.

Nel corso dell’effettivo periodo di produzione, solo fino al ’68, furono quasi 4.000 i veicoli che videro la luce, la maggior parte dei quali (esattamente 3.046) furono tutti esportati verso gli Stati Uniti d’America, con l’azienda americana di Hugh Gordon, che aveva sede in California, più precisamente a Santa Fe Springs, che acquisì la quasi totalità dei macchinari produttivi, nonché dei pezzi di ricambio necessari all’aggiustamento.
Uno “scheletro” realmente singolare
Ma come era costruita questa singolare vettura? Presentava una carrozzeria in acciaio e un telaio costituito da tubi, essendo poi dotata di portiere con un sistema a guarnizione doppia, ideale proprio per favorire le immersioni. Proprio relativamente al movimento in acqua, i veicoli erano dotati di luci di navigazione di colori rosso e verde, oltre ad una tromba di segnalazione in caso di emergenza, e al fine di asportare l‘acqua imbarcata, poteva servirsi di una pompa di sentina presente nel vano motore.
In occasione del 50° anniversario dall’ultimo modello prodotto, in corrispondenza del mese di Luglio 2018, nella cittadina di Celina, in Ohio, ha avuto luogo il più grande raduno di Amphicar mai andato in scena, organizzato direttamente dall‘International Amphicar Owners Club e venendo premiato dal prestigioso riconoscimento da parte del Guinness dei Primati. Ma se per puro caso si riuscisse ad ottenere nelle proprie mani un simile veicolo, sarebbe necessaria la licenza nautica da diporto per poter procedere alla guida? La risposta è si, con obbligo di possedere sia la patente di guida, sia quella nautica.