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Cambiare un dettaglio apparentemente insignificante nell’assetto della tua e-Bike la renderà molto più economica. Arriva il grandioso piano ingegneristico.
Nel panorama in rapida evoluzione della mobilità elettrica, le e-bike stanno conquistando sempre più spazio, grazie soprattutto a innovazioni tecnologiche mirate a migliorarne efficienza e accessibilità. Tra queste, un progetto congiunto tra Sonceboz e eBikeLabs punta a rivoluzionare il mercato, proponendo un motore elettrico integrato nel mozzo della ruota che promette di abbattere i costi di produzione e vendita.
Il cuore di questa innovazione è l’hub motor, un motore elettrico a magneti permanenti che viene collocato direttamente nel mozzo di una ruota, principalmente quella posteriore. Questo componente è formato da uno statore, che contiene le bobine di rame, e un rotore esterno che ruota assieme alla ruota stessa. La corrente fornita dalla batteria genera un campo magnetico che interagisce con i magneti permanenti, producendo la forza motrice necessaria a spingere la bicicletta.
Ad oggi, si distinguono principalmente due tipologie di motori nel mozzo:
- Il motore a presa diretta (direct-drive), caratterizzato dall’assenza di ingranaggi, offre una maggiore semplicità meccanica e una coppia elevata, ma può causare una certa resistenza alla pedalata quando il motore è spento.
- Il motore con ingranaggi (geared hub motor), che combina un sistema di ingranaggi planetari per aumentare la coppia pur mantenendo dimensioni e peso ridotti. Questo modello assicura inoltre un meccanismo a ruota libera che riduce la resistenza alla pedalata.
Il motore riceve comandi da sensori di velocità e cadenza, elaborati da un’unità di controllo che regola l’assistenza elettrica in base al livello selezionato dal ciclista.
Innovazione e vantaggi del nuovo progetto Sonceboz-eBikeLabs
Il progetto più recente, che dovrebbe debuttare sul mercato tra il 2027 e il 2030, presenta un motore nel mozzo ultra compatto da 2,5 kg con una coppia massima di 70 Nm. Una delle sue caratteristiche più innovative è la capacità di utilizzare la frenata rigenerativa per ricaricare parzialmente la batteria in discesa, un vantaggio significativo per aumentare l’autonomia di percorrenza.
Questa nuova versione punta a rendere le e-bike più accessibili e meno costose, mantenendo però alta l’efficienza e la facilità di manutenzione. Il motore, sigillato all’interno del mozzo, risulta protetto da polvere e umidità, riducendo così i guasti e prolungando la vita utile del componente.
Tra i principali vantaggi del motore nel mozzo vi sono:
- Semplicità strutturale e affidabilità, grazie a un minor numero di parti mobili rispetto ai motori centrali.
- Minore usura della trasmissione, poiché il motore spinge direttamente la ruota, senza sollecitare la catena o gli ingranaggi.
- Silenziosità, specialmente nei modelli a presa diretta, che garantiscono un’esperienza di guida più discreta.
- Compatibilità con qualsiasi tipo di cambio, inclusi deragliatori tradizionali e cambi interni al mozzo.
- La possibilità di funzionare anche senza pedalata, tramite una funzione acceleratore, a seconda delle normative vigenti.
Una sfida importante
Nonostante i numerosi pregi, l’hub motor presenta alcune limitazioni che ne condizionano l’uso in contesti specifici. La concentrazione del peso sulla ruota posteriore può alterare il baricentro e la maneggevolezza della bicicletta, rendendola meno agile soprattutto su terreni accidentati. Inoltre, la potenza erogata è lineare e non modulabile tramite il cambio, a differenza dei motori centrali che sfruttano gli ingranaggi per ottimizzare la coppia in salita o su percorsi impegnativi. La manutenzione può risultare più complessa, poiché la rimozione della ruota per riparazioni richiede la gestione di cavi e connessioni elettriche, anche se i sistemi a sgancio rapido stanno migliorando questa operazione.

Per queste ragioni, il motore nel mozzo si rivela ideale per le e-bike urbane e da pendolari, dove le strade sono prevalentemente pianeggianti e si privilegia un’assistenza fluida, affidabile e a basso costo, mentre i motori centrali restano preferibili per e-MTB e biciclette da trekking destinate a terreni più impegnativi e pendenze elevate.
Il lancio previsto del nuovo motore Sonceboz-eBikeLabs rappresenta dunque un passo significativo verso una mobilità elettrica più accessibile e sostenibile, con un occhio di riguardo al contenimento dei costi senza rinunciare alle prestazioni essenziali per l’uso quotidiano.