
Le difficoltà di Lewis Hamilton in Ferrari (motori.forumfree.it)
Mentre la stagione di Formula 1 volge verso la pausa estiva, le voci su un possibile addio di Lewis Hamilton si fanno sempre più insistenti.
Dopo un avvio di campionato deludente per il sette volte campione del mondo, le sue dichiarazioni sibilline al Gran Premio d’Ungheria e il commento di Ralf Schumacher, ex pilota e oggi opinionista, stanno alimentando dubbi sul futuro del britannico a Maranello.
La stagione 2025 si sta rivelando complicata per Lewis Hamilton, approdato alla Ferrari lo scorso inverno con grandi aspettative, sia da parte della scuderia sia dai tifosi. Un inizio che sembrava promettere una nuova luna di miele dopo l’epopea vincente in Mercedes, ma che con il passare delle gare ha mostrato molte crepe. A oggi, il britannico ha conquistato una sola vittoria, quella nella Sprint Race in Cina, mentre le prestazioni complessive sono state ben al di sotto delle attese.
Il recente weekend in Ungheria ha evidenziato un ulteriore passo indietro: Hamilton è partito dalla sesta fila e ha concluso la gara al 12° posto, incapace di emergere dal gruppo di mezzo. La sua prestazione è stata addirittura peggiorata dal confronto con il compagno di squadra Charles Leclerc, che ha conquistato l’unica pole position stagionale per la Ferrari proprio a Budapest. Problemi di feeling con la SF-25, mancanza di competitività in qualifica e difficoltà di passo gara hanno segnato il momento più basso per il campione britannico, che si è mostrato visibilmente frustrato nel post-gara.
La crisi di Hamilton: parole sibilline e scenari futuri
Dopo la gara all’Hungaroring, Hamilton non ha nascosto il suo malessere, parlando apertamente di una sensazione di inutilità e sottolineando che «forse bisogna cambiare pilota». Una frase che ha fatto il giro del paddock e che ha scatenato speculazioni su un possibile addio anticipato. Il pilota ha poi accennato a «diverse cose che stanno avvenendo dietro le quinte», senza però entrare nel merito, lasciando aperto un alone di mistero sulle dinamiche interne al team.
Nonostante ciò, Hamilton ha confermato la sua volontà di tornare in pista dopo la pausa estiva, esprimendo fiducia negli aggiornamenti tecnici implementati sulla monoposto, anche se finora i benefici sembrano aver favorito solo Leclerc. Il britannico, noto per la sua resilienza, deve ora affrontare la sfida di ritrovare competitività, mentre il 2026 si avvicina con la rivoluzione regolamentare che potrebbe cambiare gli equilibri nel mondiale.

Il commento più incisivo sulla situazione di Hamilton è arrivato da Ralf Schumacher, ex pilota di Formula 1 e oggi commentatore per Sky Sport Germania. Intervistato dopo il deludente Gran Premio d’Ungheria, Schumacher ha osservato: «Quando raggiungi una certa età e capisci di non essere più competitivo né di tenere il passo con il tuo compagno di squadra, inizi a rifletterci su».
Schumacher ha tracciato un parallelo con le ultime fasi della carriera di Sebastian Vettel e del fratello Michael Schumacher, sottolineando che il momento di ritirarsi arriva inevitabilmente per tutti. Il tedesco ha aggiunto di aver preso lui stesso questa decisione quando si è accorto che non poteva più lottare per i vertici del DTM, la serie in cui ha gareggiato dopo la Formula 1.
Il consiglio implicito per Hamilton è chiaro: se la competitività viene meno, è meglio chiudere un capitolo e voltare pagina. Considerando che Ferrari difficilmente sarà il trampolino per una prosecuzione della carriera in Formula 1 oltre il 2025, la domanda ora è quando il pilota deciderà di appendere il casco al chiodo, nonostante il contratto pluriennale in essere.
Il percorso di Lewis Hamilton: un campione tra successi e sfide
Sir Lewis Carl Davidson Hamilton, nato a Stevenage nel 1985, è unanimemente riconosciuto come uno dei più grandi piloti di Formula 1 di tutti i tempi. Con sette titoli mondiali conquistati – uno con la McLaren nel 2008 e sei con la Mercedes tra il 2014 e il 2020 – Hamilton ha stabilito numerosi record, tra cui quello di aver ottenuto almeno una pole position e una vittoria in 15 stagioni consecutive, un primato assoluto nella massima formula.
Il suo stile di guida aggressivo e la capacità di eccellere in qualifica e in gara, anche in condizioni difficili come il bagnato, lo hanno reso un avversario temibile. Dopo un lungo dominio con Mercedes, il passaggio alla Ferrari nel 2024 ha rappresentato una nuova sfida, ma finora i risultati non hanno ripagato le attese, e la pressione mediatica e interna al team è aumentata.