
MotoGP, la dura reazione del campione - www.motori.forumfree.it
Si moltiplicano le reazioni avverse in merito al possibile nuovo conteggio dei titoli mondiali del motociclismo da parte di Liberty Media. Le dure parole del campionissimo.
C’è un argomento che da qualche giorno sta facendo ampiamente discutere gli appassionati di moto e tutti i diretti interessati. Ci riferiamo alla possibile mossa di Liberty Media di eliminare dal conteggio dei titoli mondiali tutti quelli conquistati nelle categorie inferiori, vale a dire in 125, 250, Moto2 e Moto3. In pratica, nel nuovo possibile conteggio ufficiale proposto da Liberty Media conterebbero solo i titoli di MotoGP e della precedente 500.
Una vicenda a tratti surreale, che in pratica farebbe andare in secondo piano tutti i titoli vinti dai vari piloti nelle categorie inferiori rispetto alla classe regina. Liberty Media è una holding americana, già proprietaria della Formula 1. Dallo scorso luglio si è catapultata anche nel mondo delle due ruote, detenendo l’86% delle quote di Dorna Sports, la società che gestisce la MotoGP.
Come anticipato, la proposta della holding statunitense sta letteralmente facendo infuriare i campioni attuali e anche i piloti del passato. Tutti, infatti, non vorrebbero assolutamente rinunciare ai mondiali vinti e sudati in pista nelle categorie diverse rispetto alla MotoGP e alla vecchia 500. In particolare, un ex pilota si è scagliato con parole durissime contro questa proposta. Di chi si tratta? Ecco tutti i dettagli in merito.
Parole durissime contro Liberty Media: “Tutti questi titoli sono miei”
Il pilota più titolato della storia – il nostro Giacomo Agostini – ha perso letteralmente la pazienza, sbottando contro la possibile decisione di Liberty Media accennata in precedenza. Agostini ha conquistato ben 15 mondiali, di cui 8 nella classe regina e 7 nella vecchia 350. Con il nuovo conteggio, Ago perderebbe, quindi, quasi la metà dei titoli lottati e vinti in pista.

L’83enne campionissimo italiano ha reagito duramente con queste parole rilasciate a Repubblica: “Ma siamo matti? Non scherziamo, quelli sono miei e non me li toglie nessuno.
E ancora: “Ne ho parlato con Jorge Viegas, il presidente della FIM: è la Federazione internazionale che decide, mica Liberty Media. Tra Phil Read, Jim Redman e Mike Hailwood – giusto per fare 3 nomi non italiani o spagnoli – dovremmo dimenticarci di 16 Mondiali, strappare le pagine dei libri: siamo matti? Capisco la voglia di dare un nuovo impulso a questo motomondiale, ma ci sono altri modi. Gettare la storia nella spazzatura? Così non si fa“.