
La macchina segreta di Audi... - www.Motori.ForumFree.it
A vederla oggi, fa ancora suggestione ai clienti. Questa poteva essere la berlina sportiva più eccitante degli anni novanta, ma…
Nel cuore degli anni ’90, mentre l’industria automobilistica stava attraversando una rivoluzione tecnologica e prestazionale, Audi custodiva gelosamente un progetto che avrebbe potuto cambiare per sempre il destino del marchio. Parliamo dell’antenato segreto della RS4, una berlina apparentemente comune, basata sulla Audi 100 C4, ma con un’anima da vera supercar, capace di sfidare le regine indiscusse delle berline sportive di quegli anni.
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, la prima RS4 non nacque come evoluzione diretta dell’Audi A4, bensì da un’idea molto più audace: prendere la solida e raffinata piattaforma della Audi 100 C4 e trasformarla in una berlina sportiva di altissimo livello. A prima vista, questa RS4 sembrava una qualunque Audi 100, con qualche dettaglio più grintoso come passaruota allargati, cerchi di dimensioni generose, doppio scarico e un assetto più basso. Ma quei piccoli accorgimenti nascondevano un cuore meccanico decisamente potente e un progetto che avrebbe potuto riscrivere la storia del marchio di Ingolstadt.
Il badge “RS4” apposto discretamente sulla calandra e sul portellone posteriore era un segnale di potenza e prestazioni che ancora non aveva un nome ufficiale nel listino Audi, ma che oggi rappresenta un emblema per gli appassionati di auto sportive.
Misteriosa come poche
La S4 dell’epoca montava un cinque cilindri turbo da 230 cavalli, un motore già capace di prestazioni notevoli, mentre nel 1992 Audi presentò la versione con motore V8 da 280 cavalli, più raffinata ma ancora troppo morbida per essere considerata radicale. Questa situazione probabilmente spinse gli ingegneri a ideare una berlina che colmasse questo divario, una sportiva definitiva che si sarebbe posizionata nel segmento delle berline supercar, un settore dominato da BMW M5 e Mercedes AMG.
Pochissime informazioni sono trapelate sul motore di questa RS4 segreta. Si ipotizza che si trattasse di un V8 4.2 litri potenziato, con modifiche sostanziali per spingere le prestazioni oltre il limite, oppure di una versione estrema del cinque cilindri turbo, spremuto oltre ogni aspettativa. Qualunque fosse la scelta, il risultato doveva essere una berlina elegante ma spietata, capace di far tremare la concorrenza senza ostentare la propria forza.

Gli interni della RS4 C4 erano un vero e proprio tuffo nel design anni ’90, con sedili sportivi in pelle blu, volante Nardi, inserti in fibra di carbonio e dettagli studiati per un pubblico ristretto e appassionato di guida pura. La dotazione tecnologica comprendeva ABS, sedili riscaldati, computer di bordo e un differenziale autobloccante, elementi che testimoniano la volontà di Audi di spingere il progetto verso l’eccellenza. Non mancava nemmeno il sistema di sicurezza meccanico Procon-ten, un’innovazione dell’epoca che muoveva il volante in caso di impatto, anticipando l’introduzione degli airbag.
Nonostante tutto questo, il progetto non vide mai la luce ufficialmente: nessun lancio, nessuna campagna pubblicitaria, solo qualche rara fotografia in studio, rimasta un segreto per oltre trent’anni, al punto che per mostrarvi come sarebbe potuta essere, abbiamo trovato la foto di una S4 sottoposta a tuning intensivo. Nel 1996, Audi scelse una strada diversa con la presentazione della S6 Plus, che montava un V8 4.2 litri da 326 cavalli, affidato alla neonata Quattro GmbH, l’antenata di Audi Sport, segnando comunque un passo importante verso la sportività estrema del marchio.
La storia della RS4 segreta resta così una leggenda affascinante, un progetto visionario che avrebbe potuto anticipare di anni la nascita delle berline sportive di alta gamma targate Audi, ma che è rimasto custodito nel cassetto, lontano dagli occhi del grande pubblico.