
Motore diesel a idrogeno, molto più di una fantasia (www.motori.forumfree.it)
Mentre il dibattito globale sull’automotive si concentra sempre più sulle vetture elettriche, un’alternativa sostenibile e innovativa.
Mentre il dibattito globale sull’automotive si concentra sempre più sulle vetture elettriche, un’alternativa sostenibile e innovativa sta emergendo con forza dalla Germania: i motori diesel adattati per funzionare a idrogeno. Questa tecnologia potrebbe rappresentare un ponte strategico verso una mobilità a emissioni zero, sfruttando una soluzione che coniuga il meglio della tradizione meccanica con le esigenze ambientali del futuro.
L’innovazione tedesca nei motori a idrogeno: un’alternativa concreta all’elettrico
Da diversi anni, soprattutto in Giappone, l’industria automobilistica esplora l’impiego dell’idrogeno come carburante per motori a combustione. Ora anche la Germania sta accelerando gli investimenti in questo settore, con l’obiettivo di offrire un’alternativa valida e competitiva rispetto alle vetture elettriche a batteria.

A differenza delle più note celle a combustibile, che utilizzano l’idrogeno per generare elettricità da alimentare ai motori elettrici, la tecnologia cui si sta puntando in Germania prevede l’utilizzo diretto dell’idrogeno come carburante in motori termici modificati. Questi motori, derivati da quelli diesel, mantengono il tradizionale funzionamento a combustione interna, ma con un impatto ambientale fortemente ridotto, poiché l’unico prodotto di scarico è l’acqua.
I benefici di questa tecnologia sono molteplici e strategici. Il riutilizzo fino al 90% delle componenti dei motori diesel tradizionali permette di contenere notevolmente i costi di sviluppo e produzione, evitando il dispendioso processo di progettazione di motori completamente nuovi. Questa caratteristica potrebbe facilitare una transizione più rapida e meno onerosa verso una mobilità sostenibile.
Dal punto di vista ambientale, i motori a idrogeno promettono emissioni zero di CO2 e particolato, con la combustione che genera principalmente vapore acqueo. Tuttavia, è necessario approfondire gli effetti delle altre eventuali sostanze prodotte durante la combustione dell’idrogeno, per confermare l’effettiva ecosostenibilità a lungo termine.
Uno degli ostacoli principali resta la logistica del rifornimento. La rete di distribuzione attuale, pensata per carburanti fossili, dovrebbe essere radicalmente modificata per consentire l’erogazione di idrogeno, sia in forma liquida che gassosa. La complessità deriva dalla natura stessa dell’idrogeno, che deve essere conservato a temperature estremamente basse (-253°C per la forma liquida) oppure ad altissime pressioni in forma gassosa, per ridurne il volume e garantirne la sicurezza.
In Germania, il settore automotive ha già avviato significativi progetti collaborativi. Mercedes-Benz Special Trucks e Mörtlbauer hanno recentemente stretto una partnership dedicata allo sviluppo di veicoli pesanti alimentati a idrogeno, integrando innovazioni nella progettazione di motori e sistemi di alimentazione.
BMW si distingue con il prototipo da corsa H2R, un laboratorio tecnologico su quattro ruote che dimostra le potenzialità e l’affidabilità dei motori a combustione alimentati a idrogeno. Parallelamente, Bosch sta investendo risorse importanti per la conversione dei motori convenzionali, aprendo la strada alla riconversione di flotte esistenti.
Nel comparto dei veicoli commerciali, DAF e TNO collaborano allo sviluppo di camion a combustione di idrogeno, puntando a ridurre drasticamente le emissioni nocive del settore dei trasporti pesanti, uno tra i più difficili da decarbonizzare.