
Clio, i segreti - www.Motori.ForumFree.it
Progettata per la famiglia del nuovo millennio, la Clio di nuova generazione è un progetto ben più complesso di ciò che si vede.
Durante il recente evento della IAA Mobility di Monaco, Laurens van den Acker, direttore dello stile di Renault, ha svelato i retroscena creativi dietro la nascita della nuova Renault Clio 2026, illustrando come il progetto sia frutto di un cambiamento radicale nell’approccio al design del marchio francese.
Van den Acker ricorda il suo arrivo in Renault nel 2009, quando l’obiettivo principale era definire un’identità chiara e coerente per l’intera gamma, grazie a elementi facilmente riconoscibili che richiamassero la “famiglia” Renault. Tuttavia, con l’ingresso in azienda del CEO Luca De Meo, la strategia si è trasformata profondamente: “Non stavamo creando nulla di realmente nuovo, serviva più personalità e la capacità di reinventarci ad ogni modello”. Proprio da questa esigenza di innovazione è nata la nuova Clio, concepita per rompere con il passato e mostrare un design più audace e progressivo.
Van den Acker spiega che la strategia attuale si basa su due pilastri: da un lato i modelli che evocano la tradizione, come la R4 e la R5, pensati per soddisfare gli appassionati dei classici Renault; dall’altro le cosiddette “Future Icons”, tra cui spicca la nuova Clio, destinate a stupire e a rispondere ai gusti di chi cerca un’estetica all’avanguardia e un carattere distintivo.
Con un’identità tutta nuova
Il direttore del design sottolinea come, con l’arrivo del nuovo amministratore delegato François Provost, non sono previsti cambiamenti nella linea creativa. La priorità rimane quella di ridurre la dipendenza del marchio dal mercato europeo, senza però rinunciare ai punti di forza stilistici che hanno portato Renault ad avere la prima e la seconda vettura più vendute nel continente.
Un elemento cardine del nuovo corso è la creazione di modelli altamente differenziati, ciascuno con un’identità unica e riconoscibile. Van den Acker cita ad esempio la caratteristica firma luminosa posteriore della nuova Clio, composta da quattro fari, un dettaglio esclusivo che non sarà replicato in altri modelli del gruppo.
Inoltre, l’attenzione al design si estende all’abitacolo, dove risalta la presenza dell’OpenR Link, il sistema di infotainment avanzato. “Abbiamo scelto di mettere in risalto la tecnologia non solo perché l’auto è un oggetto sensuale, plasmato dalla luce, ma anche perché deve giustificare visivamente il prezzo sempre più elevato delle vetture moderne. Il cliente deve percepire di acquistare qualcosa di intelligente, un prodotto che unisce passione e ragione”, spiega van den Acker.

Infine, il ruolo dell’intelligenza artificiale nel processo di design si sta facendo sempre più centrale. Renault utilizza questa tecnologia da circa tre anni per velocizzare le fasi più ripetitive e meno creative, riducendo drasticamente i tempi di sviluppo. “Modificare un dettaglio di lamiera che prima richiedeva settimane, oggi si completa in pochi minuti”, racconta il chief designer. Tuttavia, ribadisce, “L’IA è uno strumento che aiuta, ma la direzione artistica e le scelte stilistiche rimangono sempre nelle mani degli esseri umani”. Questo equilibrio tra innovazione tecnologica e attenzione al dettaglio umano rappresenta una delle chiavi del successo della nuova Renault Clio, una vettura che vuole affermarsi come icona contemporanea del design automobilistico francese.