
Cessione Iveco (www.motori.forumfree.it - X Il Tempo)
Il governo italiano mantiene alta l’attenzione sulla possibile cessione di uno dei principali protagonisti nel settore dei veicoli.
Il governo italiano mantiene alta l’attenzione sulla possibile cessione di Iveco, uno dei principali protagonisti nel settore dei veicoli commerciali e industriali. La questione, che ha attirato l’interesse di importanti gruppi internazionali come la multinazionale indiana Tata Motors, è al centro di un monitoraggio serrato da parte delle istituzioni nazionali.
Il ruolo strategico di Iveco nel settore industriale italiano
Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha recentemente espresso la posizione ufficiale dell’esecutivo sul tema, sottolineando l’importanza della società nel contesto produttivo nazionale. “Siamo pienamente consapevoli del valore strategico del settore dei veicoli commerciali e industriali, così come del ruolo che Iveco riveste all’interno di questa filiera”, ha dichiarato Urso in una nota riportata dall’agenzia Ansa.
Il ministro ha inoltre evidenziato come il governo abbia risposto prontamente alle sollecitazioni provenienti dalle organizzazioni sindacali, convocando una riunione per il 31 luglio presso il ministero. L’obiettivo è “monitorare ogni sviluppo e, se necessario, predisporre interventi adeguati” per tutelare sia l’occupazione che la tecnologia italiana legata al gruppo.

La holding Exor, controllata dalla famiglia Agnelli e detentrice di oltre il 27% delle azioni di Iveco, ha avviato trattative per la possibile vendita della società produttrice di camion e autobus. Tra i potenziali acquirenti spicca proprio Tata Motors, gruppo indiano noto a livello globale anche per la proprietà di marchi prestigiosi come Jaguar Land Rover.
Nonostante le numerose indiscrezioni circolate negli ultimi giorni, sia Exor che Iveco hanno mantenuto un profilo riservato, senza rilasciare commenti ufficiali sulla trattativa in corso. Tuttavia, il governo italiano ha ribadito la volontà di sostenere investimenti esteri di qualità, a patto che vengano preservati gli asset fondamentali dell’azienda, inclusi la tecnologia, la produzione, l’occupazione e la filiera della componentistica.
La società Iveco, quotata in borsa e soggetta a normative rigorose in materia di comunicazione al mercato, mantiene un rapporto di dialogo costante e proficuo con il ministero delle Imprese. Il confronto si concentra su diversi temi rilevanti per la stabilità e lo sviluppo del settore industriale italiano.
In questo contesto, il governo ha chiarito che la posizione è improntata a un equilibrio tra apertura agli investimenti esteri e necessità di salvaguardare elementi chiave che contribuiscono al successo e alla competitività dell’azienda sul mercato globale. La tutela della filiera produttiva italiana e la protezione del know-how tecnologico rappresentano, dunque, priorità inderogabili per l’esecutivo guidato da Urso.
L’appuntamento del 31 luglio presso il ministero delle Imprese sarà un momento decisivo per fare il punto sulla situazione, valutare gli sviluppi della possibile cessione e definire eventuali contromisure a difesa degli interessi nazionali. La vicenda di Iveco si conferma così una delle questioni chiave per la politica industriale italiana nel 2025.