L'auto di Fantozzi torna a vivere - www.MotoriForumFree.it
Per tanti italiani, è un mito, legato indissolubilmente alla figura del Ragionier Fantozzi. Oggi potrebbe tornare e sarebbe fatta così, dice la fonte.
Il tre luglio del 2017 è un giorno molto triste per il mondo dello spettacolo italiano: Paolo Villaggio, geniale attore comico con una fantasia che pochi colleghi ad oggi possono vantare – forse pari solo a quella di geni come Totò o Alberto Sordi – venne a mancare ad un’età comunque venerabile, lasciando dietro di se come eredità una delle più spietate analisi sociali tragicomiche della società italiana, ancora oggi molto attuale. Lo fece con i personaggi di Fracchia ma soprattutto, con Ugo Fantozzi.
In modo molto divertente ma anche feroce, Villaggio stesso che interpretava lo sventurato ragioniere evidenziò – esagerandoli -tutti i limiti dell’italiano medio, un uomo spesso vittima di dirigenti spietati e interessati al profitto, politici che vogliono solo il suo voto, ad ogni costo e anche di un’ignoranza di fondo dei propri diritti e del suo potenziale affogata in calcio e piatti di pasta. Ovviamente, si tratta di una caricatura e di uno stereotipo, ma il modo in cui Villaggio riuscì ad arrivare a milioni di italiani facendoli ridere e poi piangere è davvero incredibile.
Un po’ ingiustamente la vettura che incarnò la “sfiga” di Fantozzi fu la Autobianchi Bianchina spesso e volentieri seguita dalla Nuvoletta dell’Impiegato. Ma quest’auto era davvero così mediocre? In realtà, si tratta di uno dei simboli della ripresa italiana del dopoguerra che magari può far sorridere, piccola e semplice com’era. Anzi, diciamo che se venisse prodotta oggi, sarebbe molto diversa per tanti motivi. Sarebbe proprio così.
Grazie al potere della tecnologia, torna la Bianchina
Prodotta in oltre 300.000 esemplari, la Bianchina era disponibile in varie versioni, tutte varianti “di lusso” della FIAT 500: quella impiegata da Fantozzi nei suoi film è una berlina tutta bianca, un’auto lunga appena 3 metri e dotata di un non certo vivacissimo motore da circa 20 cavalli che per il periodo in cui fu venduta, tra il 1957 ed il 1969, andava comunque più che bene. Economica e piuttosto robusta, era un’auto dignitosa che diede a tanti italiani una fedele compagna di viaggio.

Per curiosità, abbiamo chiesto all’intelligenza artificiale di creare una versione moderna della famosa Bianchina: il risultato che potete vedere qui sopra è molto sorprendente. L’AI ha correttamente interpretato la tendenza del mercato di abbondare le tre e due volumi in favore di vetture monovolume, spesso con conformazioni da SUV. Come motore, potremmo immaginare il classico 1.3 di Stellantis, sperando non sia quello con cinghia a bagno d’olio ed ipotizzando una potenza vicina agli 80 cavalli.
La vettura è dotata di sole due portiere ma 4 posti con i sedili posteriori abbastanza comodi per due adulti: potrebbe esserci anche una variante ibrida o, magari, elettrica per competere con le auto cinesi, diciamo con un prezzo vicino ai 18.000 €. Dati che ovviamente abbiamo immaginato noi. La faranno davvero? In teoria, il Gruppo Stellantis detiene ancora i diritti per il marchio Autobianchi che non utilizza dal 1995, quindi perché non sognarne un ritorno? Sarebbe un gran regalo di Natale.
